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Istituito nel settembre 1997, con i suoi 10.026 ettari, è la più grande area protetta regionale e comprende il complesso ipogeo delle Grotte di Frasassi.  Il Parco è un’oasi di natura ed offre la possibilità di effettuare escursioni nei suoi moltissimi sentieri, ammirando le ricchezze floro-faunistiche tipiche dell’ambiente pre-appenninico e tra i tesori storico-artistici celati da paesaggi ricchi di fascino ed armonia. Tra i più rilevanti fenomeni naturali che coinvolgono quest’area è l’importante sistema carsico della gola di Frasassi che scavata dalle acque erosive del fiume Sentino per millenni ha modellato questi luoghi creando dirupi rocciosi e dando origine ad un regno sotterraneo di ineguagliabile splendore, le grotte di Frasassi.

Inoltre la zona è un gioiello di biodiversità con le sue 105 specie di uccelli nidificanti, 40 specie di mammiferi, 29 tra rettili e anfibi e oltre 1250 specie vegetali. L’aquila reale rappresenta il vertice della catena alimentare costituita da mammiferi, uccelli, anfibi e crostacei. L’elenco delle specie presenti comprende inoltre l’astore , il biancone , il nibbio reale, il falco lanario e il falco pellegrino, la civetta , il barbagianni, l'allocco e il gufo comune. Tra i mammiferi spicca la presenza del lupo, il daino ed il capriolo il gatto selvatico, la volpe e recenti avvistamenti di cervo. E poi il riccio, animale simbolo del Parco, la talpa cieca e il toporagno. Le numerose cavità ipogee presenti in quest’area sono popolate da più di dieci specie diverse di chirotteri mentre le colonie di pipistrelli del Parco sono tra le più importanti d’Europa.

Riguardo alla flora, nei settori calcarei del piano collinare sono diffusi boschi di carpino nero, su quelli marnoso-arenacei boschi di roverella talvolta con cerro. Nel piano montano si sviluppano boschi di faggio. Sui versanti più caldi delle gole rupestri, la vegetazione è tipicamente mediterranea con leccio, robbia selvatica, terebinto, fillirea, corbezzolo, asparago e stracciabraghe. 

Sotto l’aspetto storico-artistico il territorio del Parco è ricco di un fitto reticolo di castelli e monasteri del quale sono presenti molte vestigia. Tra le più importanti si segnalano i centri storici di Arcevia e Serra San Quirico, il Santuario di Frasassi, le abbazie di Sant’Elena, San Vittore delle Chiuse e Valdicastro, i castelli di Genga, Pierosara, Avacelli e Castelletta.

La promozione del territorio e l’educazione ambientale sono tra le finalità e le priorità gestionali della Comunità Montana quale ente gestore del Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi. Attraverso l’attività del Centro di Educazione Ambientale, ubicato nella sede del Parco a Serra San Quirico, si offre la possibilità a visitatori, scolaresche e gruppi di poter approfondire la conoscenza del territorio con percorsi didattici interattivi e visite guidate tematiche.

Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi

Serra San Quirico (AN)

Tel. 0731.86122

www.parcogolarossa.it

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Il papa dell’intransigenza contro le idee liberali

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