regia e adattamento di Giancarlo Marinelli con CATERINA MURINO con Enrico Bonavera nel ruolo di Arlecchino e con Giorgio Borghetti, Mino Manni, Patrizio Cigliano, Serena Marinelli e l’amichevole partecipazione vocale di Jean Reno Compagnia Moliere-Teatro Quirino Roma
In coproduzione con Richard Caillar Prod, Fimalac Entertainment, Arts Live Entertaiment con il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura
La Vedova Scaltra rappresenta, nella drammaturgia goldoniana, il primo grande passo verso la Riforma. Dal teatro pastorale, dal teatro delle maschere, al teatro dominato dalla psicologia e da quello che noi chiameremo il carattere della modernità. La Vedova Scaltra è una macchina comica perfetta: certo, è la prova generale della Locandiera, è la prova generale della emancipazione e della liberazione della donna, (mai come di questi tempi tema così attuale). La Vedova Scaltra soprattutto è il racconto della giovinezza del mondo; la Repubblica di Venezia pronta, (sì, è una scelta) a morire per sempre dentro alla bellezza sovrumana della sua immortalità. È un’avventura d’amore, è un’avventura di cappa e di spada, è un’avventura dentro le volute tenere dell’amicizia e del conflitto. Insomma, La Vedova Scaltra è Carlo Goldoni.