Il viaggio con "Predilette", recital del Minimo Teatro, dopo Penna San Giovanni e Loro Piceno si conclude nel Comune più periferico della provincia maceratese, a Monte San Martino. La grazia vocale di Beatrice Bellabarba, Serenella Marano e Monica Scalcon, con testi predisposti da Paola Marconi e Elisabetta Moriconi, sarà volta all'ascolto degli spettatori che avranno l'avvedutezza di raggiunge l' incantevole paese. La regia e la partitura vocale è di Maurizio Boldrini. Le Predilette saranno in voce presso la Pinacoteca Ricci, sabato primo marzo ore 21.00. In prefazione si potranno ammirare i quadri ispirati all'ideale femminile di quel grande artista che fu Mariano Prosperi. L' organizzazione è del Comune di Monte San Martino e dell' Unione Montana dei Monti Azzurri presieduta da Giampiero Feliciotti. L' ingresso è gratuito per la generazione Z, per gli adulti ci sarà un modesto biglietto di 8 euro. La richiesta dei biglietti può essere effettuata anche tramite Live ticket. Informazioni: 338 969 8357.
Vocalizzazione del femminile sul femminile. Il tracciato testuale è stato predisposto da Paola Marconi e Elisabetta Moriconi, derivato dalla visitazione di altre scrittrici e poi impostato in partitura per una voce cantante e due voci recitanti da Maurizio Boldrini. Una cantante, Beatrice Bellabarba, il cui corpo è di maestria, nervi, corde, voce orchestra e anima, due attrici, Serenella Marano e Monica Scalcon, dotate di una sconfinata, continua variazione timbrica e umorale, sempre vera, mai affettata anche nei passaggi più artefatti imposti dalla partitura, ecco, tre interpreti che in tre quarti d'ora hanno avvolto gli spettatori, ammaliati di sola voce, portandoli a spasso nell' estro ricchissimo del panorama femminile. Tre voci in continua modulazione: intense, tenere, graziose, ironiche, beffarde, erotiche, sfrontate, mistiche, o più semplicemente predilette donne. A Paola Marconi e Elisabetta Moriconi, le altre due donne che hanno scritto e visitato altre scrittrici, collegato testi in sequenza, va il merito di una composizione di classe, minuziosa sintesi che supera la divisione dei generi maschile e femminile, e restituisce solo alta poesia, fuori dagli stereotipi da festa delle donne.