Teatro e Danza
15 Dicembre 2022 ore 21Teatro Sanzio Pesaro (PU)071.2072439www.amatmarche.net
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Descrizione

di Eugène-Marin Labiche, traduzione Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi, adattamento e regia Andrée Ruth Shammah, con Massimo Dapporto, Antonello Fassari,Susanna Marcomeni e con Marco Balbi, Andrea Soffiantini Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi, musiche Alessandro Nidi, scene Margherita Palli, costumi Nicoletta Ceccolini, luci Camilla Piccioni.
Una commedia nera, una macchina fatta di trovate, energia,divertimento.Il Delitto di via dell’Orsina è uno degli atti unici più conosciutidi Eugène Labiche, padre nobile del vaudeville,talento prolifico e sopraffino capace di svelare, con indiavolategeometrie di equivoci e farse, il ridicolo nascostosotto i tappeti della buona borghesia.
Due uomini, un ricco nobile ed elegante (Massimo Dapporto)e un proletario rozzo e volgare (Antonello Fassari),si risvegliano nello stesso letto, hanno le mani sporche,le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quantoaccaduto la notte precedente. Quando dal giornaleapprendono della morte di una giovane carbonaia siconvincono di essere stati loro a commettere l’omicidio.Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire allacolpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparireogni prova. Andrée Ruth Shammah che firma la regiae, assieme a Giorgio Melazzi, l’adattamento, mantieneintatta la struttura della pochade e del gioco indiavolatodegli equivoci ma vira al noir seminando inquietudiniall’ombra di qualcosa che incombe. La Francia perbenistae ottocentesca di Labiche diventa l’Italia del primodopoguerra, pre-fascista e conformista. Alcune battutee personaggi sono “rubati” da altri lavori del drammaturgofrancese per dare più spessore alle sottotrame erendere più stratificata la vita che c’è dentro. Un sottileturbamento, fatto di piccole sospensioni, guida gli attori.Clownerie e astrazione beckettiana, il ritmo del vaudeville
e la tradizione del teatro brillante italiano si incontranoin un vaudeville noir che fa ridere e pensare e che con isuoi vorticosi intrecci riesce a raccontarci, in modo nonscontato, il disorientamento che stiamo attraversando.Un atto unico che spinge sul gran gioco del teatro e dellesue possibilità, in cui si inseriscono couplets cantati.Una vicenda fatta di tensioni che gioca con i tanti tic dioggi e mette in scena il contrasto tra come vogliamoapparire e come siamo davvero dentro la solitudine checi attanaglia.

 

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