Teatro e Danza
dal  26 Ottobre 2021
al  25 Novembre 2021

Descrizione

L’arrivo di una gara di velocità, l’attimo in cui il saltatore supera l’asticella, la stoccata finale, che regala una medaglia d’oro nel fioretto. Momenti emozionanti dello sport, che tutti hanno avuto la possibilità di vivere – almeno come spettatori – e che hanno regalato attimi di gioia e di divertimento. Proprio come accade durante uno spettacolo teatrale di successo, scritto alla perfezione e recitato con abilità. In fin dei conti, che si guardi una gara o una commedia a teatro, la fascinazione è la stessa. Un effetto che si moltiplica, nel momento in cui va in scena una storia che parla di sport. L’unica differenza, forse, consiste nel fatto che mentre per lo sport si possono fare delle scommesse, al momento nessuno ha ancora pensato di “puntare” sul successo o il fallimento di una stagione teatrale!
 
Sette testi da tenere d’occhio
Tornando a questo connubio tra i due settori, comunque, possiamo dire che ci sono almeno sette titoli che potrebbero interessare coloro che amano tanto andare a teatro, quando seguire una gara sportiva, in televisione o dal vivo. E riguardano discipline molte diverse. Si può cominciare dal pugilato: la fatica e la determinazione dei pugili appaiono evidenti in A fronte alta, un testo del 2007, scritto e interpretato da Antonello Cossia. Racconta la storia del padre dell’autore, Agostino Cossia, che gareggiò per i colori dell’Italia alle Olimpiadi di Melbourne nel 1956 e riuscì a non finire al tappeto con Safronov, futuro campione dei pesi piuma. Un altro sport “duro”, che è stato raccontato sulle tavole del palcoscenico, è il rugby, messo al centro di The Changing Room, opera del 1971 scritta dall’ex rugbista David Storey. Un testo aspro, che mette in evidenza le speranze e le aspettative di una squadra di rugby semiprofessionista del nord dell’Inghilterra.
 
Basket e ciclismo incantano
Sul fronte della pallacanestro c’è uno spettacolo che va menzionato ed è Magic/Bird, scritto nel 2012 da Eric Simonson. I protagonisti della piece sono due grandi del basket, cioè Earvin “Magic” Johnson dei Lakers e Larry Bird dei Boston Celtics. La loro rivalità sportiva, raccontata anche dalla stampa americana, ha portato a un’amicizia profonda, che è stata determinante poi nelle Olimpiadi del 1992, quando divennero parte del Dream Team americano, che è passato nella leggenda. Gli appassionati di ciclismo, invece, non possono non andare a vedere La leggenda della maglia nera, testo del 2011, scritto da Massimo Poggio, Gualtiero Burzi e Matteo Marsan, che racconta la vita di Luigi Malabrocca, ciclista dell’epoca di Coppi, “specializzato” nel collezionare maglie nere, quelle destinate all’ultimo classificato.
 
Il calcio a teatro spaventa ma regala emozioni anche a teatro
Volendo dar retta alla superstizione a teatro non si dovrebbe parlare di calcio. Una regola non scritta, di cui non si conoscono le ragioni, ma spesso rispettata da attori e registi. Eppure, i due mondi sono così vicini che sono molti gli spettacoli dedicati al calcio di cui vale la pena di fare menzione. Cominciamo dal panorama estero, parlando di Sing Your Heart Out for the Lads, spettacolo del 2002, firmato dall’autore inglese Roy Williams. La storia si svolge all’interno di un pub, ovvero nel tempio del tifo e della socialità inglese. La partita da vedere è Inghilterra contro Germania e gli spettatori, un gruppo di amici che giocano a calcio insieme in una squadretta locale, tra un tiro e l’altro analizzano la società britannica e le sue debolezze. Nel panorama italiano, invece, c’è un testo interessante: Italia - Germania 4 a 3. Scritto da Umberto Marino, si colloca agli inizi degli anni Novanta e racconta ansie, depressioni e paure di un gruppo di giovani, che vengono alla luce durante la partita più mitizzata di tutti i tempi: la semifinale dei mondiali del 1970 in Messico!
 
In Italia il pallone suscita nostalgia
Un testo teatrale di grande successo, diventato anche film, che ha appassionato sia per il suo spirito nostalgico che per la capacità di analizzare una generazione. Finiamo con uno spettacolo francese dedicato alle Olimpiadi, che le racconta in modo comico e disincantato. Si intitola Fair-Play ed è una parodia dei Giochi, senza parole, ma con gesti atletici, mimi, acrobazie. Forse il vero punto di congiunzione tra sport e teatro. Un po’ come accade nello spettacolo Blu infinito della compagnia Evolution Dance Theater, che fa parte della stagione autunnale del Teatro Lauro Rossi di Macerata. Un testo che mescola tecnologia e esibizioni di artisti poliedrici, che sono ginnasti, contorsionisti, danzatori e illusionisti e trasporta lo spettatore in un mondo immaginario senza pari.
 

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