Musica Classica
dal  02 Febbraio 2023
al  04 Febbraio 2023
giovedì ore 17, sabato ore 20,30
Teatro della Fortuna Fano (PU)0721.800750  botteghino@teatrodellafortuna.it

Descrizione

Per la prima volta da quando si è costituita, arriva sui palcoscenici della Fondazione Rete Lirica delle Marche il titolo più rappresentativo della storia del melodramma italiano: La traviata di Giuseppe Verdi, che debutterà nel nuovo allestimento coprodotto con OperaLombardia sabato 4 febbraio alle 20.30 al Teatro della Fortuna di Fano. Giovedì 2 febbraio (ore 17) ci sarà l’anteprima aperta al pubblico degli under 30, ormai una tradizione che sottolinea l’impegno costante della Rete Lirica verso la formazione del nuovo pubblico. Lo spettacolo sarà quindi a Fermo sabato 11 febbraio alle 21 (versione in forma di concerto per gli under 30, il 9 febbraio alle 17) e al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno il 18 febbraio alle 20.30 (versione in forma di concerto per gli under 30, il 16 febbraio alle 17). 
La direzione musicale è affidata al giovane marchigiano Enrico Lombardi che salirà sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini con il Coro del Teatro della Fortuna diretto da Mirca Rosciani; presente in palcoscenico il Complesso Bandistico “Città di Fano” diretto da Daniele Rossi. Il progetto di regia, firmato da Luca Baracchini con le scene di Francesca Sgariboldi, i costumi di Donato Didonna e luci di Gianni Bertoli, è vincitore di un bando internazionale per artisti under35, organizzato dalla Rete Lirica delle Marche con il circuito OperaLombardia e il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Opera Europa e Fondazione Cariplo. Nel ruolo di Violetta, debutta il soprano messicano Karen Gardeazabal, in quello di Alfredo Valerio Borgioni e Germont padre sarà Andrea Borghini. 
Il team creativo, vincitore del concorso che ha visto oltre 60 candidature, ha pensato ad una tragedia dell’intimità che ha al centro una protagonista incapace – lei per prima – di accettare se stessa e la sua storia. Nel passato di Violetta c’è una scelta di genere, un atto di auto-determinazione che ha portato con sé anche il senso di colpa per la propria doppia natura, interiorizzazione del giudizio esterno e della sua paura. La vittima arriva a comprendere e infine condividere il pregiudizio che l’accompagna: in quanto transessuale, splendida e persa “in un popoloso deserto”, non c’è che il sesso e il suo mercato. Alla complessità psicologica della protagonista si contrappone la superficiale inesperienza di Alfredo, un giovane benestante e senza pensieri. Questa coppia così stranamente assortita si muove in un mondo conformista e anonimo, ben più interessato alla bizzarria della vicenda che alla reale sorte dei diretti interessati. 
Nella presentazione dello spettacolo al pubblico, il regista Luca Baracchini sottolinea la necessità teatrale di non limitarsi a raccontare la storia di Violetta e Alfredo: «Se c’è, in fondo, qualcosa di noto e rassicurante in quest’opera è perché, dopo centosettant’anni di gloriosa rappresentazione, la storia d'amore complicata fra una prostituta e un giovane di buona famiglia è diventata un topos narrativo popolare, comune nella cultura di massa ben oltre la lirica. Per conto mio, sono intimamente convinto che la lunga e assidua frequentazione ci abbia assuefatti a Traviata e forse non devo scusami se tutto quel che porteremo in scena sarà fatto nel tentativo di rendere le poltrone del teatro un po’ meno confortevoli. Vorrei che smettessimo di accontentarci di un epilogo retorico e moralmente accomodante, in cui una “Maddalena” redenta ascende al cielo come una pudica vergine. Se Traviata è viva, oggi come centosettant’anni fa, chi vi assiste deve provare la contraddizione fra un pregiudizio che l’accompagna e un racconto che lo mette a nudo, davanti all’essere umano». 
Anche il direttore d’orchestra Enrico Lombardi propone una lettura che possa far percepire Traviata come fosse una musica nuova, valorizzandone ogni aspetto della partitura: «È molto bello che una partitura di questo valore sia così intrinseca non solo di chi la interpreta ma anche di chi la fruisce. Mi sono chiesto come potrebbe risultare se eseguita in forma completa con tutti i “mattoni” al proprio posto. Forse varrebbe la pena illuminare davvero i numerosi dettagli, i piccoli preziosismi scritti – o se vogliamo, i “colori” - di questo grande quadro. E forse potremmo scoprire che, contrariamente a quanto si dice di solito, La traviata non soltanto “si sa”, ma si può anche (ri)studiare». 
Come per il titolo inaugurale della Stagione, anche per La traviata è stato attivato un progetto di coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie di primo grado attraverso delle guide all’ascolto dell’opera teatralizzate, intitolate Addio del passato, regia e drammaturgia di Lisa Capaccioli e la supervisione musicale di Cesarina Compagnoni, con Elisa Pastore (attrice), Gloriela Villalobos (soprano) e Claudia Rossetti (violino). La storia di Violetta è presentata da Annina, la cameriera che le rimane accanto fino alla fine e che, attraverso gli oggetti, fa rivivere le vicende della storia d’amore con Alfredo alla sua signora in modo che gli studenti possano intervenire in uno spettacolo di teatro partecipativo. 
Confermato anche in occasione della produzione di Traviata il progetto di accessibilità condotto dal team di InclusivOpera formato dalla ideatrice e coordinatrice Elena Di Giovanni e da Francesca Raffi insieme con ALI-Accessibilità, Lingue, Inclusione. 
 
I biglietti della Stagione 2022/23 hanno un costo compreso fra 25 e i 50 euro.
I biglietti per le anteprime giovani fra i 5 e i 10 euro.


Teatro della Fortuna di Fano 
0721 800750


 

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