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15 Gennaio 2021 ore 21,15www.facebook.com/ParlareFuturo.LezioniDAutore
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Descrizione

Parlare Futuro apre le porte del suo quarto appuntamento. La rassegna, dedicata alle  Marche e alla discussione dei temi caldi dell’attualità per pensare, riflettere e pianificare il futuro, ha scelto quest’anno un fil rouge ermetico e allo stesso tempo spalancato sul mondo, ovvero noli me tangere, non mi toccare. Il detto evangelico incarna una reazione molto sentita della società attuale, ovvero la ribellione contro tutte le contingenze che compromettono il futuro: gli interessi economici locali e globali, il pensiero appiattito dalla pandemia dei numeri e dal negazionismo, l‘apatia dei comuni cittadini verso gli impasse del clima e dell’assottigliato senso civico, le sfide irrisolte di migrazione, globalizzazione, lavoro e patto fra generazioni. Tutto questo diviene oggetto della rabbia del detto evangelico, quel non toccare che è richiesta lucida di lasciar andare l’interesse del singolo per quello della comunità, ed esige il risveglio della ragione a lungo sedata.

Il 15 gennaio, alle ore 21,15, saranno ospiti del quarto appuntamento della rassegna le scrittrici Loredana Lipperini e Lucia Tancredi con un intervento a due voci dal titolo La notte si avvicina.  L’appuntamento sarà anche stavolta trasmesso in diretta sui canali Facebook ( https://www.facebook.com/ParlareFuturo.LezioniDAutore) e Youtube ( https://www.youtube.com/channel/UCfKkol2_8Bq_5PeSYiS9Duw) della rassegna, per poter raggiungere il pubblico vicino e lontano anche durante il lockdown.

Loredana Lipperini, romana, classe 1956, ed è stata fin da giovanissima un’accanita lettrice, una scrittrice e una donna politicamente schierata con un forte spirito d’osservazione sul mondo e le sue difficili dinamiche. Divenuta addetta dell’Agenzia Stampa di Notizie Radicali poco dopo il diploma, è stata poi autrice e conduttrice per Radio Radicale, e si è distinta dagli anni ‘90 come giornalista di complesse inchieste culturali per testate quali La Repubblica, L’Espresso, il Venerdì e l’Unità. Approdata a Radio Rai Tre come conduttrice di Farenheit prima, e alla Rai come conduttrice dei programmi Confini e L’altra edicola dedicati all’editoria dopo, Loredana Lipperini è diventata in breve tempo uno dei volti e delle voci più amate, che raccontano l’Italia attuale attraverso inchieste e letteratura. Celeberrimo è divenuto il suo blog Lipperatura (http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/), dove dal 2004 magistralmente provoca persone e riflessioni su libri e attualità, e porta alla luce ottima editoria italiana ed internazionale. È autrice di romanzi di successo, come la trilogia fantasy Esbat, Sopdet e Tanit (sotto lo pseudonimo di Laura Manni), e come la biografia dai tratti di inchiesta dedicata ad Ilaria Alpi, L'Arrivo di Saturno. Sempre attenta ai nodi latenti dell’attualità, ha inoltre firmato saggi giornalistici sul femminicidio, come L'ho uccisa perchè l'amavo. Falso!, Ancora dalla parte delle bambine e Non è un paese per vecchie, e sulla dipendenza dal web, come Morti di fama. Iperconnessi e sradicati fra le maglie del web.

A Non a Voce Sola Loredana Lipperini, in un appassionato dialogo  con Lucia Tancredi, straordinaria scrittrice di romanzi biografici e attenta editrice per la EV (http://www.evcasaeditrice.it/index.php), scatenerà la dialettica con il pubblico del web sul tema della ragione e del terrore, dei confini tra sogno, paura e realtà partendo proprio dalle riflessioni sul suo ultimo libro , La notte si avvicina.

Oriana Salvucci, direttrice artistica di Parlare Futuro, ha definito con queste parole la scelta del duo Lipperini-Tancredi per animare questo quarto appuntamento dedicato alla sottile linea d’ombra che divide il terrore, dal pregiudizio e dalla lucida analisi dell’attualità: " Due donne, due intellettuali, due scrittrici, Loredana Lipperini e Lucia Tancredi, a cui affido con gioia il quarto appuntamento di Parlare Futuro. Parlare Futuro è il luogo del pensiero, è il luogo dove riposa la parola, quella parola che narra e racconta, che spiega e comprende, che abbraccia e cura. Quelle parole di cui abbiamo bisogno per dare senso all'insignificanza, al non-sense che ci ha avvolto, al tempo che sembra essersi arrovellato su se stesso. Mai come in questo periodo abbiamo avuto  bisogno di parole. E sono i poeti, gli scrittori, gli intellettuali a dare voce al nostro grido, al nostro bisogno di senso, alla nostra necessità di futuro."

 

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