Musei della Cartiera Papale

Centro pulsante dell'economia ascolana ieri, grande contenitore culturale oggi. L'imponente complesso della Cartiera Papale di Ascoli Piceno, riaperto al pubblico al termine della fase dei lavori di restauro iniziati dalla Comunità Montana del Tronto e proseguiti dall'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno, si candida a diventare uno degli spazi culturali più importanti della regione, con i suoi mille metri quadrati utilizzabili per grandi eventi espositivi, convegni e iniziative di vario genere.


Come ricorda il nome stesso, il complesso è noto per essere stato il centro di produzione della carta utilizzata dallo Stato Pontificio. Anzi l'assetto attuale è dovuto proprio a Giulio II della Rovere (il papa di Michelangelo e Raffaello), il quale nel 1512 fece intervenire il suo esperto idraulico Alberto da Piacenza. Gli Statuti ascolani testimoniano la presenza in zona di opifici, ma è in seguito all'intervento papale che il complesso diventa una vera e propria zona industriale della città di Ascoli, la sua area produttiva più importante dove non si produce solo carta, ma anche farina, olio, oggetti in ferro e in rame.


Gli edifici che compongono il complesso sorgono sulla riva destra del torrente Castellano in un contesto ambientale di straordinaria bellezza. Il primo elemento ambientale che colpisce l'occhio è l'anfiteatro naturale di roccia che disegna un'ampia curva seguendo il corso del Castellano, anfiteatro che costituisce tra l'altro il basamento di un altro notevole complesso architettonico della città di Ascoli, ovvero la Fortezza Pia. Altri elementi di grande impatto sono la vegetazione fluviale, ma soprattutto il corso dell'acqua, l'elemento determinante del complesso che veniva captata alcuni chilometri a monte giungendo, dopo un ovvio controllo della sua forza, nel complesso mettendo in movimento le macine del mulino, i macchinari dei maceri della carta, la ferriera, il torchio dell'olio e tanti altri strumenti.


Gli autori del progetto di recupero, gli architetti ascolani Valerio Borzacchini e Alfredo Guidotti, amano ripetere che l'intervento di restauro degli opifici di Porta Cartara non è soltanto una semplice operazione di recupero, ma una grande operazione culturale che coinvolge pienamente la memoria storica dell'intera città; dunque una sintesi essenziale di storia, cultura, lavoro umano, tradizioni popolari e rapporto con la natura.


L'intervento di recupero ha avuto come obiettivo prioritario il ripristino dell'edificio perseguendo i criteri del "restauro", ossia salvaguardando le composizioni originali della varie parti del complesso, i materiali e soprattutto il funzionamento dell'intero immobile.
Il complesso verrà recuperato nella sua totalità nell'estate del 2001 ma già è meta di centinaia di visitatori che vi si recano per effettuare visite guidate. All'interno del complesso sono stati infatti allestiti una serie di pannelli che illustrano nei dettagli l'intervento di recupero.


Stefano Greco

 

ESPOSIZIONI

Il museo della carta

Nelle sale della Cartiera sono esposte le ricostruzioni dei macchinari che, per secoli, sono stati utilizzati per produrre la carta. Un itinerario di immagini, video e suoni ricostruisce il tragitto compiuto dall'acqua all'interno della struttura, raccontando la storia della Cartiera e di chi ci lavorava.

La collezione Orsini

Al terzo piano è conservata la collezionenaturalistica del farmacista e studioso ascolano Antonio Orsini (1788-1870). La collezione raccoglie decine di migliaia di reperti di minerali, conchiglie, fossili e un ricco erbario.

Sala Macine

Al primo piano sono conservati i resti e le ricostruzioni delle macine di Porta Cartara.

Esposizioni temporanee

Mostre di scienza, arte e tecnologia vengono periodicamente ospitate nelle due sale espositive, dove un tempo si ponevano a essiccare i fogli di carta appena lavorati

 

ATTIVITÀ E SERVIZI

Laboratori didattici

Spazi attrezzati permettono di proporre attività sperimentali per le scuole di ogni ordine e grado. Animatori ed esperti propongono percorsi didattici adatti alle diverse età e ai programmi svolti.

Percorsi naturalistici

I Musei della Cartiera Papale organizzano visite guidate e attività di educazione ambientale nei dintorni della Cartiera e lungo il torrente Castellano.

Expo della scienza

Nella “settimana della scienza” i ragazzi delle scuole primarie e secondarie, coordinati dai propri docenti e sostenuti da giovani animatori specificatamente formati, preparano e gestiscono stand mediante prodotti multimediali appositamente ideati, plastici, ricostruzioni e, soprattutto, esperimenti scientifici effettuati dal vivo.

Misteri al Museo

Nelle notti estive, con il favore delle tenebre, il fantasma di Antonio Orsini torna ad animare il proprio museo e lancia ai presenti una sfida: dimostrarsi veri scienziati affondando diverse attività laboratoriali sui temi delle scienze naturali, fisiche e chimiche.

Conferenze e formazione

Una sala multimediale da 99 posti ed un'ampia aula informatica ospitano congressi, seminari e attività di formazione.

 


Informazioni aggiuntive

  • citta: ASCOLI PICENO
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