Il musicologo che anticipò la nuova ricerca musicale

Montegiorgio 1881 - 1928

Nell’insegnamento non badava “ai dati biografici insignificanti che ognuno può trovare in mille libri, ma al succo, lo spirito, il nesso, il nerbo delle cose”. Era Domenico Alaleona, musicista, compositore e didatta nato a Montegiorgio nel 1881, ingiustamente poco noto pur essendo stato uno dei musicisti che anticiparono i cambiamenti stilistici del XX secolo.

Di animo inquieto, nella sua breve vita teorizzò l’armonia verso schemi più moderni, delineando – da esperto di musica vocale – la teoria della “divisione dell’ottava in parti uguali”, anticipando le intuizioni dei grandi compositori mitteleuropei che arrivarono a definire la dodecafonia, il cui esponente maggiore fu senz’altro Schonberg.

Avviato sin da bambino allo studio della musica nella sua Montegiorgio, proseguì gli studi al Santa Cecilia di Roma, dove si diplomò in composizione nel 1906, dopo aver seguito anche i corsi di pianoforte ed organo. Successivamente si laureò sempre a Roma in Lettere con una tesi sulla storia dell’oratorio musicale, data poi alle stampe.

La sua grande cultura musicale, il senso innato del rinnovamento alla ricerca di una nuova tradizione musicale lo portarono ad uno studio costante di nuove forme estetiche, coniugando i valori del canto gregoriano e della polifonia rinascimentale con le esperienze musicali che andavano maturandosi in Europa.

Alcuni critici lo hanno definito come il primo “musicologo compositore”, che mise la sua cultura umanistica al servizio dell’estetica musicale. L’interesse dominante fu sempre rappresentato dalla musicale corale, motivo per il quale Mascagni lo volle ad insegnare nella Scuola Nazionale di Musica da lui diretta. Diresse dal 1907 la Società corale “Guido Monaco” di Livorno da dove nel 1910 passò a dirigere il Coro dell’Augusteo di Roma ed ad insegnare al Santa Cecilia.

Furono quelli gli anni più fertili della sua attività. Alla didattica affiancò dinamiche iniziative come la fondazione della Società nazionale di Musica moderna, dei Madrigalisti Romani, del Concorso nazionale di Canto corale. Iniziò ad elaborare la sua teoria della divisione dell’ottava in parti uguali, che rese pubblica a partire dal 1911 con alcuni scritti nella “Rivista Musicale Italiana”.

Fu anche apprezzato compositore: scrisse non meno di 600 composizioni per orchestra, coro, quartetto d’archi, pianoforte, banda (da ricordare che, giovanissimo, diresse la Banda di Montegiorgio).

La sua opera maggiore, con la quale concretizzò le teorie d’avanguardia musicale, fu “Mirra” (1913), recentemente riproposta in nuova versione anche nelle Marche, la cui prima all’allora teatro “Costanzi” (oggi Teatro dell’Opera) di Roma destò consensi fra i teorizzatori d’avanguardia, ma anche polemiche tra i tradizionalisti.

Appassionato ricercatore della musica corale tra 500 e 700, ha lasciato composizioni e testi di grande valenza oltre a trascrizioni di antiche composizioni e oratori sacri.

Per tutta la vita coerente nella costante ricerca di nuove forme espressive che valorizzassero la grande tradizione musicale del passato per riavvicinare l’artista alla gente e per recuperare la musica alle sue origini ed alla spontaneità delle forme popolari “serbò sempre – come scrisse l’Enciclopedia della Musica - religioso amore per le memorie ed i luoghi della sua infanzia. Il folklore ed il paesaggio marchigiano rivivono nella sua musica”.

Domenico Alaleona morì ancora giovane il 28 dicembre 1928 nella sua Montegiorgio, dove riposa, e dove lo ricorda nel nome il bel teatro comunale.

Giovanni Martinelli

 

Informazioni aggiuntive

  • citta: MONTEGIORGIO

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